Atalanta, non solo Reus: l’altro pericolo si chiama Batshuayi
L’Atalanta sogna l’impresa contro il Borussia Dortmund in Europa League. Certo, non sarà semplice anche perché la squadra tedesca può fare affidamento su alcuni giocatori di prima qualità. Detto di Marco Reus di cui vi abbiamo già parlato (LEGGI QUI), i nerazzurri dovranno stare attenti anche a Batshuayi, arrivato da poco nella formazione giallonera. Conosciamolo meglio.
SCHEDA ANAGRAFICA
Cognome: Batshuayi
Nome: Michy
Data di nascita: 02/10/1993
Altezza: 185 cm
Peso: 78 kg
Piede: destro
Paese di nascita: Belgio
Passaporto: Repubblica Democratica del Congo
Scadenza contratto 30/06/2021
Squadra attuale: Borussia Dortmund (in prestito dal Chelsea)
POSIZIONE
STAGIONE 2017-18
STATISTICHE 2017-18
CARRIERA
Cresciuto nelle giovanili del Brussels, dell’Anderlecht e dello Standard Liegi, debutta nel massimo campionato belga con quest’ultima squadra a 18 anni prima di passare, nel giugno 2014, al Marsiglia. Resta in Francia due anni, segnando in totale 26 gol in 62 presenze nonostante qualche difficoltà iniziale ad affermarsi visto lo strepitoso stato di forma di Gignac. Nel 2016 il Chelsea decide di puntare su di lui, acquistandolo per 39 milioni di euro. La scelta si rivela azzeccata, soprattutto al termine della scorsa stagione. Il 12 maggio 2017, infatti, segna il suo secondo gol in Premier League, contro il West Bromwich Albion che sancisce la vittoria dello scudetto per i Blues di Antonio Conte con due giornate di anticipo.
Il 31 gennaio 2018 si trasferisce al Borussia Dortmund, in prestito fino al termine del stagione. Il debutto con la maglia giallonera è da sogno. Il 2 febbraio, infatti, firma una doppietta e un assist nel match vinto contro il Colonia.
Attaccante, forte fisicamente (ma meno dotato del connazionale Lukaku), potente, ma anche agile, è bravo a giocare di sponda per i compagni e a far salire la squadra nei momenti di difficoltà. Dispone anche di un eccellente stacco aereo. Segna sempre, o quasi, da dentro l’area di rigore, ma spesso prova la conclusione dalla distanza. Dialoga molto con i compagni, ma è qui che deve migliorare perché troppe volte perde la palla per via di un primo tocco non ottimale.
In passato è stato accostato a qualche club inglese e alla Juventus.
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STEFANO NICCOLI